CAMPIONI DI EFFICIENZA
Il risparmio energetico secondo ESA.
I bruciatori rigenerativi usano il calore dei gas combusti per preriscaldare l’aria comburente. A tal fine si usa una coppia di bruciatori, ciascuno provvisto di un “letto rigenerativo” ovvero di un serbatoio pieno di sfere ceramiche, mentre lo scambio termico avviene in un ciclo di due tempi. Quando il primo bruciatore si accende, il secondo funziona da camino, ovvero utilizza i gas combusti nel forno per riscaldare le sfere ceramiche.
Dopodiché, il primo bruciatore si spegne, il secondo si accende ed utilizza l’aria comburente preriscaldata attraverso il letto rigenerativo caldo e così via.
Riscaldando l’aria comburente alle temperature più elevate, si raggiungono massimi livelli di efficienza.
Se al posto di una coppia si utilizza invece un singolo bruciatore provvisto di due letti rigenerativi separati, si parla in di bruciatori auto-rigenerativi.
Bruciatori rigenerativi a fiamma lunga
Bruciatori a fiamma lunga con testa di combustione in refrattario. Funzionamento con diversi tipi di combustibili gassosi (NG, LPG, H2 & Blends, COG/BFG) e liquidi (diesel e bio fuels), fino a 5 MW o anche oltre on demand.
Bruciatori rigenerativi a fiamma piatta
Bruciatori a fiamma piatta con testa di combustione in refrattario, Possiibile l’utilizzo di molteplici combustibili gassosi (NG, LPG, H2 & Blends, COG/BFG).
Bruciatori rigenerativi customizzati
I bruciatori possono essere customizzati, ad esempio con letti rigenerativi al di sopra.
Bruciatori autorigenerativi
Doppio letto di rigenerazione integrato e singolo bruciatore per applicazioni di ridotta capacità termica, come piccole forge e trattamenti termici.
Camere rigenerative
In applicazioni particolari è possibile equipaggiare il forno con letti di rigenerazione separati.
QUANDO E POSSIBILE UTILIZZARE QUESTE TECNOLOGIE?
Ad ogni applicazione il corretto bruciatore rigenerativo.
I bruciatori rigenerativi “REGE NxT” sono progettati per generare elevate quantità di calore, utilizzando versioni a fiamma lunga o piatta in varie potenze. Trovano impiego nella metallurgia ferrosa, nei forni di riscaldo e di forgiatura o nei forni di fusione dell’alluminio. L’aria preriscaldata può raggiungere fino a 1100°C.
Domande frequenti
L’efficienza di un forno dipendete da molteplici fattori e dal tipo di applicazione. Nella nostra esperienza possiamo però affermare che rispetto a bruciatori ad aria fredda, i rigenerativi permettono risparmi anche di oltre il 50% di combustibile. Diverse strategie sono al momento allo studio per raggiungere livelli di efficienza ancora maggiori.
Il problema degli NOx è direttamente correlato all’incremento di ’efficienza. L’utilizzo di tecniche di combustione diluita (flameless, staged) permette di raggiungere soglie molto basse di emissioni “relative”. Se è vero che gli NOx relativi possono essere elevati è altrettanto vero che grazie all’enorme risparmio di combustibile, in realtà i kg di NOx assoluti emessi si riducono, aspetto fondamentale spesso ignorato dai regolamenti, senza contare la riduzione di CO2 e di altre risorse.
Sì, anche se le l’elevata temperatura di fiamma e la tendenza a rimanere attaccata al nozzolo causano notevoli incrementi nell’ emissioni di NOx. Valgono le considerazioni già esposte sopra con in più il vantaggio di ulteriori riduzioni/annullamenti delle emissioni di CO2.
Purtroppo troppi input/output devono essere considerati ed è troppo difficile effettuare calcoli teorici (ad esempio la qualità e la quantità del metallo ottenuto, i tempi, la disponibilità di ossigeno…), per cui nella pratica gli oxy fuel vengono scelti principalmente in funzione del grado di contaminazione del rottame da trattare.
Nonostante un potere di scambio termico leggermente superiore, gli scambiatori a nido d’ape sono troppo fragili, troppo costosi e s intasano rapidamente per un uso industriale. Le sfere di allumina al contrario possono essere facilmente riutilizzate lavandole, sono economiche e se si rompono, hanno un’efficienza di scambio termico addirittura maggiore!
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